Comunicato Primotecs

ALP ha dichiarato lo sciopero su venerdì 13 marzo per permettere a quei lavoratori che non si sentivano sicuri, di potersi astenere dal lavoro con la dovuta copertura sperando che, come poi accaduto in SKF, anche in Primotecs qualcuno si mettesse la mano sulla coscienza e provvedesse a mettere in campo azioni tali da non esporre i lavoratori al rischio di contagio.

Abbiamo altresì sperato che il Governo varasse un Decreto che imponesse la serrata e non lasciasse invece, come accaduto in maniera pilatesca, alla libera decisione della singola azienda.

Nel fine settimana il capo del personale ci assicurava che la sanificazione dello stabilimento sarebbe avvenuta e voci dicevano che mascherine e guanti erano stati distribuiti alla fucine e che altri ne sarebbero stati dati a tutti gli altri lavoratori.

Abbiamo deciso di lasciare aperto lo sciopero per permettere a coloro che avessero voluto entrare in azienda per  controllare i lavori svolti di poterne uscire, restando coperti, nel caso in cui le condizioni non ci fossero state per continuare l’attività lavorativa,

Domenica sera finalmente anche un comunicato a firma RSU UILM e FIOM di Avigliana e Villar dichiarava lo sciopero per lunedì 16 in quanto le misure poste in essere risultavano insufficienti.

Lunedì mattina a coloro che comunque si sono recati in fabbrica si è palesato uno scenario che dà l’ idea di quanto la nostra azienda stia prendendo sottogamba la situazione e l’ incolumità dei suoi addetti.

Sia i bagni che gli spogliatoi sporchi oltre ogni dire ( la sanificazione lì evidentemente non c’è stata ma ci vien da dire neppure la pulizia normale che sarebbe vieppiù necessaria nel periodo che stiamo vivendo),responsabili in massima parte assenti (lo smart working non può essere un lavarsene le mani – in questo periodo così necessario ma per motivi igienici non di menefreghismo ed egoismo  !!! –  degli addetti che sono sotto la loro responsabilità) e di mascherine/guanti neppure l’ ombra.

Oltre al danno pure la beffa : ci dicono che tutto, con due giorni di sanificazione, tornerà alla normalità e poi la realtà è ben diversa se non peggio che mai !

Così alcuni addetti hanno deciso di uscire, altri minacciano di far denuncia agli organi competenti e le RSU FIM e FALI che non hanno ritenuto di dichiarare uno sciopero neppure di fronte all’evidenza dei fatti di lunedì mattina cercano di contattare il capo del personale che si rende irreperibile.

Crediamo che in una situazione che vede i decessi ed i casi di contagio aumentare ogni giorno e con la previsione del picco massimo nelle prossime settimane non sia assolutamente possibile continuare in questa maniera e che non sia possibile “trovare il giusto equilibrio tra la tutela dei dipendenti e il rischio perdita dei volumi” come tiene a precisare il FALI.

Ci rendiamo conto che chiedere ai lavoratori uno sforzo economico quale lo sciopero sia difficile ma se l’azienda non si preoccupa della nostra salute dobbiamo pensarci da soli. Lo dobbiamo anche a coloro che ci aspettano a casa (figli,genitori anziani).

Pensiamo sia doveroso anteporre la sicurezza al profitto oppure ognuno di noi, con un atto di libero arbitrio, se ne assumerà la responsabilità.

RSA e Colettivo ALP/Cub PRIMOTECS-Tekfor

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